Green Bubble

Ispirazione

Una Natura inviolata, incontaminata, casta è lo skyline del regno Giamaica dove ritmo, musica, religione e creatività sono un una danza, sono la cultura di un popolo. Terra promessa.

Ricordi indelebili

Giamaica è la virtù che contrasta il sistema Babilonia. Il reggae è il canto del cielo, della terra, il canto di Dio. Un ritmo che nasce per dare voce all’uomo. Una danza della felicità delle cose quotidiane. Nasce nella periferia del mondo supera i confini dell’isolamento insulare attraversando gli oceani, e arriva in tutto il pianeta fino ad essere riconosciuto patrimonio dell’Unesco, come bene immateriale dell’umanità. 

È il 1968 quando parola “reggay” appare la prima volta in una canzone: Do the Reggay dei Maytals, guidati dal carismatico Toots Hibbert. È Bob Marley l’incarnazione della musica Reggae in terra. È lui assieme ai Wailers il profeta del nuovo genere. 

La grammatica del raggae è il Bubble, un ritmo suonato su due accordi di organo, a generare un sound riconosciuto, identitario della cultura di un popolo. Il reggae ha la sua filosofia nel movimento Rastafarian che afferma la dignità culturale e nazionale degli africani e sostiene l'uso sacramentale della marijuana come portatrice di salvezza, è l’albero della Vita e della Saggezza. I dreadlocks, uno dei codici del credo reggae, sono l’ascesi, la consacrazione della propria testa, tramite l’astensione dalla pettinatura e dal taglio di capelli. Il reggae è una ribellione al sistema globalizzato, è la forza potente liberatoria dei propri ideali di giustizia e uguaglianza. Il reggae è il canto della Redenzione.

Dalle note musicali alle note olfattive

La ritmica di Green Bubble è creata sulle note legnose del sandalo e del cedro in un equilibrio armonico tra gli accordi acuti e spirituali dell’assenzio e le note corpose e aromatiche di miele e zafferano. Un’esperienza olfattiva mistica che miscela i profumi vergini dell’erba indiana a sensazioni emotive umane. Everything's gonna be alright.